INTERESSE CULTURALE E COMMERCIALE DEL PROGETTO

Il progetto di LuminaMGR, una nuova casa di produzione indipendente per nascita e per vocazione, trova pieno significato in questa opera d’esordio, che segna il debutto alla regia cinematografica di un’artista dalla storia culturale, teatrale e cinematografica unica, difficilmente eguagliabile.

ANNA è un racconto intimo e potente, che attraverso la visione dell’autrice/interprete rompe l’immagine tramandata di una icona e coglie il segreto nascosto, la storia intima tenuta al riparo diventando così racconto universale di un’avventura umana”. 

Anna Magnani è stata la più grande. Il suo talento e la sua forza femminile sono ancora celebrati nel mondo. La prima attrice italiana a vincere l’Oscar come Miglior Attrice Protagonista per “La Rosa Tatuata”.

Famosa nel mondo per “Roma città aperta” in cui è diretta da Roberto Rossellini, con cui condivide vita e arte in un grande e tragico amore. Anna è forza e determinazione, ma anche fragilità ed eccessi. 

Il suo talento è una delle più alte espressioni dell’interpretazione di una attrice e ad esso fanno riferimento attrice del calibro di Meryl Streep e Helen Mirren in queste righe:

“Oh, the goddess! She is fantastic. Look at those eyes, the intensity… it says it all, a complete commitment to everything that she did. It bursts out of her skin!” Meryl Streep, guardando una foto di Anna Magnani.

“Thank you so much for this renowned award! I cannot think of anybody else in my profession who inspired me as much as Anna Magnani did. This award means a lot to me not only because it has the name of one of the greatest actresses, but because it comes from Italy.” Helen Mirren, dopo aver ricevuto il premio ‘Anna Magnani award’.

Il film è molto atteso dal pubblico, sia in Italia che a livello internazionale, anche dopo il successo della serie Netflix “Inganno” di cui Monica Guerritore è protagonista. Tra il 2023 e il 2024 migliaia di spettatori hanno riempito i teatri e le piazze dove la Guerritore ha letto al pubblico la sceneggiatura. Il film ha visto nel 2023 la revisione di Andrea Purgatori, a cui la pellicola sarà dedicata. 

La Guerritore amata dal pubblico per le sue donne ‘forti e passionali’ ha voluto accanto a sé Tommaso Ragno, protagonista del film “Vermiglio” candidato al Premio Oscar, nelle vesti di Roberto Rossellini. Coprotagonista una giovane attrice Beatrice Grannò (Carol Levi, young) che ha conquistato il pubblico americano con White Lotus e Lucia Mascino (Carol Levi nell’età adulta), oltre a Roberto De Francesco candidato al Nastro D’Argento 2025, Alvia Reale e Edoardo Purgatori. 

Partner di questo film Rai Cinema e il Ministero della Cultura e MasiFilm, distribuzione Notorious.

https://www.instagram.com/annailfilm

ANNA: The First Film on Anna Magnani (2025) – IMDb

VIDEO
SINOSSI

ANNA, il film

Uscita: 6 Novembre 2025

Distribuito da: Notorious Pictures

Un film di Monica Guerritore

Direttore della fotografia: Gino Sgreva

Produzione: LuminaMGR e Rai Cinema

Genere: Drama

Fotografo: Carlo Bellincampi

Cast: Monica Guerritore (Monica Guerritore – IMDb), Tommaso Ragno (Tommaso Ragno – IMDb), Lucia Mascino (Lucia Mascino – IMDb),Beatrice Grannò (Beatrice Grannò – IMDb), Roberto de Francesco (Roberto De Francesco – IMDb); Alvia Reale (Alvia Reale – IMDb)

Il 21 marzo 1956 Anna, vince il Premio Oscar come miglior attrice per La Rosa Tatuata.

La notte dell’attesa la passerà tra i vicoli e le piazze di Roma, tra la gente del popolo che la ama e le memorie che abitano il suo cuore. Accanto a lei una giovane ragazza che diventerà la sua agente, Carol Levi. L’alba le porta la vittoria ma è un’alba brevissima.

L’imprevedibile curva del destino la mette ai margini nel momento del suo massimo splendore. Il film narra così la vicenda umana di Anna, donna impetuosa, ed esilarante nei suoi momenti matti, il mondo del cinema che le ruota attorno, Cinecittà, le liti coi registi, i tradimenti. Su tutto e sempre presente nella mente Roberto Rossellini. “Una impronta nel cuore che vive anche quando il tempo ha cancellato tutto il resto. Tornerà da lei per non lasciarla. Fino alla fine.

MONICA SU ANNA

“Non voglio fare un grande film, non voglio stupire con effetti speciali. Io interprete voglio incarnarla, perché possa tornare a vivere e farci sentire che cosa ha passato. Quando Anna Magnani dichiara: “Ho fatto l’attrice per avere quella carezza che mi è mancata», parla anche la donna a cui è mancato l’amore più grande, Roberto Rossellini, e quell’amore le è mancato per tutta la vita”. 

Proust le chiama ‘Le intermittenze del cuore’ quei soprassalti straordinari che nello scorrere di una vita normale ci riportano a eventi, cose o persone del passato rimaste nell’ombra, marginali, e che aprono una prospettiva sfuggente e rivelatrice al di là del fluire irreversibile del tempo. 

Ciò che emergerà è ciò che è rimasto impresso nel suo cuore. 

“L’ipotesi visionaria” respira a pieni polmoni nella libertà creativa che offre il cinema. 

La forma cinematografica mette a disposizione dell’autore gli strumenti per abitare diversamente il mondo. 

Attraverso le memorie della notte rivela il mondo interiore (l’esperienza umana di Anna dal ’54 alla morte). 

La luce del giorno illumina il contesto sociale, il mondo abitato (l’avvento del cinema d’autore e una nuova forma di cinema). 

Nel film la storicizzazione è nella data esatta e nella cadenza delle ore della notte in simultanea con gli avvenimenti al di là dell’oceano. 

“La caduta dell’eroe è un evento pubblico perché pubblica è la caduta degli dei e diventa evento universale (mainstream). Ma non vi è narrazione se non si fonda sull’umanizzazione dei ‘personaggi’ da parte degli attori”. (Mc Luhan/Roland Barthes) 

Nel caso di Anna Magnani ci si accosta per diventare “complici delle nostre irrequietezze…” (Joseph Conrad) 

Il reale si collega all’immaginario. 

Partecipare alla sofferenza umana.

NOTE DI REGIA

La sceneggiatura evita il taglio biografico, impossibile in una personalità così complessa, e diventa racconto visionario prendendo come spunto iniziale un ‘momento privilegiato‘: la notte per lei più importante, quella in cui tutto può accadere, la notte degli Oscar 1956. Ho letto, ricordato, parlato di lei, girato attorno a lei per mesi e poi il personaggio nella mia mente ha preso vita autonoma e si è scritto da sé la prima scena. Ed è la scena di un rifiuto: il rifiuto di rimanere in attesa accanto a un telefono di bachelite nera, lo stesso rimasto muto una notte di 8 anni prima. Mi si impone così Anna, nel voler ‘prendere aria’, uscire, calpestare i ciottoli della sua Roma notturna.

La sua camminata per le strade della città vecchia, come il pifferaio magico seguito dai suoi gatti e in compagnia del suo popolo così simile a lei, la libera ed emergono dolori, gioie, tradimenti… germi fondativi (forse) delle sue grandi interpretazioni. Come in altri miei testi (teatrali) vado per associazione emotive libere, ho visto nei suoi grandi dolori attimi rinati poi in ‘forma artistica’. In un racconto che non rispetta l’esatta cronologia, perché ogni momento che mettiamo sotto la lente ne porta con sé un altro, il suo senso prende quota piano piano per addendi: i rifiuti, gli inciampi, gli inganni, la fuga e poi di nuovo la notte. Quella vera.

 

La mia interpretazione fugge l’imitazione che uccide la vita, metto i miei piedi nelle sue scarpe, cammino dove ha camminato lei e le presto il mio ‘sentire’, l’unica cosa che si può fare per far tornare a vivere ‘vite che non sono le nostre’. 

Non c’è verità quando si trasla un altro essere umano, c’è solo il desiderio di restituirgli energia, senso, pensiero.

BIOGRAFIA

Monica Guerritore è attrice, drammaturga, regista, scrittrice. 

Esordisce al Piccolo Teatro di Milano nel 1974 a 16 anni con la regia di Strehler ne Il giardino dei ciliegi di Cechov. Interpreta ruoli come Giocasta, Lady Macbeth, Ofelia, Signorina Giulia, diretta da Gabriele Lavia. Con Sepe è Madame Bovary, Carmen e la Signora dalle Camelie. Debutta in televisione nel 1976 con Manon Lescaut primo sceneggiato a colori della RAI. Protagonista di successi come Amanti e Segreti; in cinema è La lupa (1996) di Gabriele Lavia (candidatura come migliore attrice ai David di Donatello del 1997). Poi Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek. La bella gente (2009) di Ivano De Matteo candidata come migliore attrice ai Nastri d’Argento del 2016. La pellicola vince il Festival di Annecy. 

Guerritore è regista e drammaturga di Giovanna d’Arco 2004/2008 (attualmente in scena in Francia), Mi chiedete di parlare (2011-2013), su Oriana Fallaci (Spoleto Festival). 

Nastro D’Argento per tre serie Speravo de mori prima, Vita da Carlo (2022) e Inganno (2025). 

Nel 2019 cura la regia di L’anima buona di Sezuan con grande successo e, nel 2023, adatta e dirige per il palcoscenico Ginger & Fred di Federico Fellini. 

Ottiene un successo mondiale con la serie Inganno (Deceitful Love, Netflix) che a ottobre 2024 resta prima per tre settimane nelle classifiche delle serie non in lingua inglese ed è tuttora la serie non in lingua inglese più vista al mondo con 29 milioni di visualizzazioni. 

A novembre 2025 esce il suo film su Anna Magnani, Anna

Autrice di due libri: “La Forza del Cuore, Mondadori”, 2010 e “Quel che so di lei. Donne prigioniere di amori straordinari” (2019) per Longanesi (alla terza edizione), che affronta il viaggio della Contessa Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, verso la sua morte, raccontando i momenti fatali che portano una donna a consegnarsi al suo assassino. Un libro che affronta il tema del femminicidio, portato anche nelle scuole.

 

Presidente del Premio Campiello edizione 2014.

Nel 2011 è stata nominata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ‘Commendatore al Merito della Repubblica Italiana’ per il suo impegno nel campo delle Arti e della Cultura’. 

Nel 2023 fonda la casa di produzione (editoriale) LuminaMGR con Roberto Zaccaria.


https://www.instagram.com/monicaguerritore/

https://www.imdb.com/MonicaGuerritore

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